La penale all'incontrario

in Olio di Balena5 months ago

C'è una, diciamo "tecnica di marketing", anche se in realtà gli darei un altro nome, che mi dà letteralmente sui nervi. È un po' complicata da spiegare per cui mi dilungherò. Credo sia solo relativa al mondo dell'informatica enterprise, ma di questo non ne sono sicuro.

Se compri un servizio e/o prodotto è compresa l'assistenza. Di base il primo anno c'è sempre. L'impiccio scatta nel momento in cui questa scade, c'è il rinnovo e non si parla proprio di due spicci. In ambito enterprise 10K per queste cose vanno via come ridere.

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Ovviamente viste le cifre in ballo uno potrebbe pensare di dilazionare nel tempo, o come nel caso di un mio cliente, aver scelto di non farlo. Anche perché il 99,99% di queste assistenze non servono a nulla, a meno che il progetto non preveda modifiche software pesanti durante l'anno. Nel caso sopra la scelta è stata mia, sapevo che per i prossimi cinque anni non sarebbe mai servita, e così è stato.

Quando è arrivata la proposta di rinnovo con mio stupore il prezzo dell'assistenza era il 100% del valore del prodotto per ogni anno "bucato". Oggettivamente mi sono sentito preso in giro. Mi chiederai il 20% e personalmente mi pare già tanto. Ma il 100% è un insulto all'intelligenza, senza contare che non saprei nemmeno come spiegarlo al CEO per farmi dare un ipotetico ok al fronte di spesa.

Se non paghi e magari pensi di ricomprare il prodotto per intero anni dopo, questi ti chiedono tutti gli anni arretrati. Richiesta che suona veramente male, devo pagare per un servizio che non ho fattualmente mai usato. La copertura del supporto è tale e quale ad una assicurazione. Statisticamente serve a ricevere aiuto nell'ipotetico caso servisse.

Ma peggio, una delle scuse maggiori per giustificare questa cosa è "ma noi abbiamo continuato a darvi supporto". Il fatto è che in quel pregresso avevo richiesto il supporto di proposito per vedere cosa succedeva. E mi è stato negato, causale "contratto scaduto".

In un mondo normale l'assistenza è scaduta, rinnovala e poi ti servo. Ma qui c'è una presa per i fondelli plateale.

Non si tratta di una cosa isolata ad un certo marchio. Recentemente mi sono relazionato con un commerciale per un prodotto che sto valutando, e chiaramente ho affrontato la questione. Mi sono mostrato un po' seccato e lui mi ha detto "eh ma se rilasciano versione 2, poi quando rinnovi c'è la versione tre, tu benefici anche della versione 2 (che non userò mai)". Chiaramente è una supercazzola e lo capisce anche un bambino.

Ora capisco che questa roba è fatta per cercare di tenersi agganciato al cliente, ma l'effetto finale è simile a quello dello strozzinaggio.

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Al più mi aspetterei che comprato un prodotto, dove ovviamente il primo anno costa di solito uno sproposito, se uno degli anni dopo non rinnovo l'assistenza, semplicemente devo ricomprarlo di nuovo. Questa sarebbe una situazione moralmente sostenibile, oltre che lineare e che potrei anche spiegare ad un CEO.

Nel caso d'uso invece è tutto volutamente fumoso. E presumo che più di qualcuno abbia perso clienti. Come poi deciderò di fare io, se mi chiedi cinque anni di pregresso, semplicemente vado da un altro che tanto la lista di competitor è lunga quanto un'autostrada.

Si tratta letteralmente di una "manovra di cartello" dove il cartello è bello largo, visto che copre tutta l'informatica. Una specie di penale al contrario, di solito è il cliente che le pone, non il fornitore.

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Temo che finchè le imprese adoreranno winzozz come fanno, senza decidersi ad adottare linuzzo, le rogne da grattare saranno sempre moltiplicate come i funghi in primavera. Ma ero convinta che le più rognose grivie capitassero ai clienti persone fisiche e non alle imprese, che in teoria dovrebbero essere favorite per l'uso massiccio del marchio Microsoft. Mi sa che se la dirigenza d'impresa spendesse per la formazione linuxiana dei dipendenti (che consisterebbe in un investimento una tantum, aggiornamenti a parte, ma quelli ci saranno sempre in qualsiasi caso di S.O.), non incorrerebbe in tali grattacapi. Quando si adotta linux, qualsiasi spesa si abbatte, a cominciare proprio dalla sicurezza.
!LOLZ

Questa visione di cui parli in realtà non esiste più. Orami il grado di maturità anche di Windows è alto, paradossalmente anche più di Linux. Il problema non è più il sistema operativo che bene o male tutti si sono uniformati ad un standard di sicurezza. Sono i programmi che ci girano e le persone che li usano. Mi spiego meglio, con Linux la maggioranza dei programmi desktop finisce per essere creata da tizio o caio che all'università, anche in mood euforico, fanno cose talvolta pure eccelse. Poi però il proseguo nel tempo diventa il tallone d'achille, nel senso che tizio e caio saranno finiti a lavorare per la big-tech di turno e il programma che li ha fatti conoscere finisce nel dimenticatoio. Certo ci sono poi i maintainer, ma stiamo parlando di una roba che va avanti alla cieca, senza un progetto vero e proprio. L'utenza finché è di nicchia va bene perché è auto-skilled e perché il parco macchine/utenti non è appetibile per chi vuole violare la sicurezza. Che poi in realtà oramai pure loro si sono adeguati e partono per lo più dal social engineering. Cioè se voglio attaccare la società X, mi studio chi è il CEO e chi è la sua cerchia intima più vicina. Uno di quelli magari usa software pirata, tipo il figlio che si scarica i film. Attacco il figlio che è un bersaglio di fatto non protetto per muovermi poi verso il ceo, o qualche suo collaboratore che mi farà entrare nella rete aziendale. Quindi come puoi capire le cose sono cambiate.

Capito. È comunque nel comune sentire di ogni rispettabile linuxiano il desiderio di trovare il nostro S.O. preferito anche a livello aziendale. Un mio amico americano, linuxiano più esperto di me (è pure un nostro collega qui su hive) si augura la stessa cosa:
untitled.gif

Why do you never see elephants hiding in trees?
Because they are so good at it.

Credit: reddit
@tosolini, I sent you an $LOLZ on behalf of pousinha

(1/2)
Farm LOLZ tokens when you Delegate Hive or Hive Tokens.
Click to delegate: 10 - 20 - 50 - 100 HP

Non conoscevo questo aspetto da strozzinaggio...e concordo pienamente con te che in questa condotta di morale non c'è niente

Al più mi aspetterei che comprato un prodotto, dove ovviamente il primo anno costa di solito uno sproposito, se uno degli anni dopo non rinnovo l'assistenza, semplicemente devo ricomprarlo di nuovo. Questa sarebbe una situazione moralmente sostenibile, oltre che lineare e che potrei anche spiegare ad un CEO.

E' una cosa di nicchia, anche perché poi questi software spesso vengono venduti a istituzioni o grandi enti/aziende. Per cui turlupinare l'ufficio acquisti è più facile che non farlo con un tecnico.
!BEER


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Questa è un'estorsione, altro che. Per fortuna non mi è mai capitato nulla di simile. Ma di servizi parli?

servizi enterprise di sicurezza, backup eccetera

Poi si domandano perché ci sia così poca attenzione alla sicurezza informatica? Probabilmente troppa poca concorrenza ancora nel settore.

A dire il vero causa direttiva NIS2 c'è il delirio in questo periodo, parlano solo di Cyber... ma lo fanno male. Farò un post più che altro per il modo in cui si presentano, o meglio il modo in cui vorrebbero entrare.