Home-Assistant una breve introduzione

in Olio di Balena18 days ago

Questo articolo è una bozza che poi inserirò nel mio sito.

Parto in modo diverso dai post tecnici dove di solito vado dritto al punto, perché sono forzatamente necessarie alcune precisazioni. Si parla di Domotica, e il primo approccio classico sono i prodotti per esigenze ristrette. La presa intelligente per accendere una lampada, la telecamera di sicurezza.

Già dal secondo o terzo acquisto si comincia a percepire che il sistema è tutt'altro che omogeneo. Ogni produttore vorrebbe che installassimo una app per fare qualcosa. I prodotti dell'azienda "X" non "parlano" con la "Y" e quindi il primo approccio è quello di scegliere il marchio che potrebbe coprire le nostre esigenze.

L'ho fatto pure io, e avevo identificato Aqara che andava a centrare il 90% delle mie potenziali esigenze. Salvo che dalle recensioni si capisce che anche all'interno del brand stesso ci sono delle discrasie. Ci sono più bridge, non tutti gli oggetti vanno con questi. In sostanza, visto che la domotizzazione è anche un processo a medio termine e non compri tutto subito, vedere che i dispositivi vanno o non vanno a seconda di elementi aleatori, non è un buon indizio.

La seconda potenziale soluzione è scegliere un "ecosistema". Alexa di Amazon è il più famoso, quindi HomeKit di Apple, poi ci sono gli altri a seguire. Anche in questo caso i prodotti dicono chiaramente "compatibile con.." quindi le funzioni che verranno esposte con Alexa o Siri saranno limitate. Certo le più importanti, ma non tutte. Per fare un esempio, tornando su Aqara, la telecamera con funzioni motorizzate (PTZ) funzionano solo su app, su HomeKit non sono fruibili.

La terza opzione è recentissima. Il protocollo Matter, una "santa alleanza" tra i big del settore su un protocollo condiviso che dovrebbe permettere l'interoperabilità tra marche diverse. Come accennato, è una cosa nata piuttosto di recente, 2022-2023, per cui i prodotti sono pochi e per giusta più costosi degli altri. Ma il punto è un altro, nei miei trent'anni di professionista informatico ho visto che queste alleanze non sono mai finite bene. Già qualche nome si è sfilato, ma la cosa butta male sulla potenziale longevità. I prodotti domotici appunto sono pochi per brand, costano di più e chi aveva già altre cose non butta via tutto perché ora c'é Matter.

image.png screenshot che mostra la community di reddit

Si arriva al quarto punto, la soluzione. Il mio collega Luigi me ne aveva parlato qualche estate fa, mostrandomi alcune cose, ovvero Home Assistant, un progetto Open Source che fa pesante uso di altre tecnologie Open. Si tratta di un software che va installato in qualche dispositivo che dovrà forzatamente rimanere acceso 24 ore su 24. O meglio se si vogliono avere storici e grafici, oltre che una automazione puntuale, l'always on è punto necessario.

Sull'hardware ci arriveremo in un post dedicato, mentre lato software questo permette di raggiungere tutti i sistemi differenti, coglierne le capacità che in Home Assistant sono chiamate "entità" e permettere il collegamento tra di loro. Anche verso i già citati Alexa o Homekit, con l'assurdo che è possibile controllare ad esempio un dispositivo che dal produttore risulterebbe incompatibile.

La "magia" avviene da Home Assistant che funge da ponte permettendo un dialogo normalizzato tra gli oggetti. Il punto forte però non è tanto il software in sé, da solo arriverebbe fino ad un certo punto. Ma che è stato scelto da un numero vastissimo di utenti che ne hanno espanso le potenzialità sia verso prodotti praticamente sconosciuti, sia verso il software stesso con aggiunte di ogni tipo.

Il sistema è letteralmente plasmabile attorno le esigenze di chi lo utilizza, con possibilità di espanderlo senza troppi patemi in futuro o quando le situazioni richiedono aggiunte o cambiamenti. Il prezzo da pagare è la curva di apprendimento. Home Assistant benché nel suo complesso sia facile, non è un prodotto consumer immediato. È un prodotto pensato da e per i Geek, quindi va studiato e capito. Fortunatamente la documentazione non manca e se si ha un po' di tempo, passione e resilienza si arriva ad ottenere la domotica perfetta per sé stessi.

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A mio parere il lato peggiore della domotica è la sicurezza. I device diventano subito, ed in genere facile preda, degli hacker. Considerando che la gran parte degli utilizzatori hanno poi conoscenza zero di questi aspetti e spesso usano impropriamente ogni apparecchio il quadro è preoccupante.

Il fatto che Home assistant sia open è già un passo avanti, ma la comunità deve esser ampia altrimenti potrebbe anche aumentare i rischi.

Per il momento la domotica non riesce comunque ad appassionarmi. Ho recentemente acquistato una tv smart con la speranza che potesse aiutarmi ad apprendere la lingua, ma, discorso a parte, non ha funzionato probabilmente anche perché resta spenta. :D Di conseguenza anche le funzionalità smart sono da me inutilizzate.

Potenzialmente si, un po' come tutte le cose, forse qui un po' più labile perché tanti dispositivi, tante possibilità che qualcuno abbia scritto codice come gli veniva.
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