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RE: cryptovalute in Italia, game-over

in Olio di Balena16 days ago

Non hanno regolamentato le crittovalute, come vorrebbero. Hanno regolamentato, e solo questo possono fare, lo scambio crittovalute-fiat, ovviamente cominciando dal punto di vista per loro prioritario: l'incasso fiscale con tutti gli "accessori" per garantirselo.

Ma il bello sarà quando le persone impareranno ad usare le crittovalute senza passare dalle fiat. Prima o poi quel momento arriverà. E mosse come questa lo avvicinano temporalmente.

Sort:  

Amico mio, purtroppo sul fatto che le persone si adeguino agli scambi unicamente in cripto boicottando le FIAT me lo aspetto dai popoli anglosassoni, i soliti innovativi. Me lo aspetto pure dagli asiatici che in fatto di tecnologia stanno sempre un passo avanti. Purtroppo non dai popoli abitanti paesi old-fashioned dove per risolvere una bazzecola bancaria si deve ancora andare in filiale a parlare con il direttore...la vedo dura, molto dura.

E' come dici fintanto che alla fine il direttore ti accontenta. Quando accadrà, ed accadrà, che il direttore non avrà più l'autonomia per farlo, molti troveranno altre strade.

Molto dipende anche dall'età media.

In Africa in molti paesi, per proteggersi dall'inflazione e dai sequestri ci sono paesi come la Nigeria in cui le crittovalute vengono abbastanza usate anche per gli acquisti one-to-one. E per quest'uso Hive sarebbe perfetto, ma quello ancora lo conoscono in pochi.

Lo conoscono in pochi...ma neppure hanno tutta questa voglia di conoscerlo...guarda, ho un forum di arrotondisti online regalatomi circa 3 anni fa da un amico sassarese (che in questo momento è tornato da amministratore tecnico) e ci ho postato pagine e pagine dedicate proprio al topic hive. Forum ubicato in Italia per forza di cose. Indovina quanti refer ci ho guadagnato dal forum? Specie considerati i millemila utenti del* decomposto* da circa un anno guadagna.net, che non avendoci più come punto di riferimento l'illustre estinto, si vedono costretti a fare un salto nel mio. Ebbene, manco mezzo in anni, anni, non giorni, settimane o mesi, ma proprio anni! Il che la dice lunga, lunga, luuungaaa🤣...sulla propensione del popolo italico alla familiarità con l'uso delle cripto. E fuori del Venezuela, che dal punto di vista tributario è affine alle Filippine (dove i residenti possono fare e disfare senza il benchè minimo obbligo non dico di pagare le tasse, ma proprio dichiarativo, perchè il governo filippino se ne infischia pulitamente delle entrate estere), i popoli latini stanno messi pure peggio degli italiani. Prova ne è che nei forum per il guadagno online davvero popolari (perchè anglofoni e soprattutto perchè paganti), quali i popoli più numerosi, africani a parte? Domanda retorica, ovviamente. Un latinoamericano lo vedi ogni morte di vescovo e quando lo vedi, spesso è venezuelano. Dal Mercosur e dall'Italia? Ogni morte di papa. Gli africani sono soprattutto nigeriani e kenioti (in Kenia stanno messi come nelle Filippine, ma il governo sta già pensando di regolamentare freelas online e assimilabili) e in Nigeria il P2P va alla grande a causa del ban. Ma i nigeriani sono molto più avanti di latinoamericani, italiani e sudeuropei in generale, da questo punto d vista. Vedremo. Al momento c'è però una raccolta firme contro tale tassazione improponibile e speriamo vada in porto.

Hive non è conosciuto quasi per nulla in tutto il mondo. Se riesco, chissà quando ad avviare un mio progetto, spero le cose possano cambiare.

In Italia meno che mai perché richiede un impegno costante e l'italico medio vuol guadagnare senza far nulla. Infatti pensa alle crittovalute solo in ottica trading credendosi tutto novelli Gordon Gekko. Tutto ciò perché le cose gli vanno ancora moderatamente bene tutto sommato. E' la necessità ad aguzzare l'ingegno. E prima o poi arriverà il momento. E non sarà però, in generale, un bel momento.

L'italico medio detesta svisceratamente lo scrivere, ho constatato:
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Nelle piazze italiche per il guadagno online hanno in parecchi la fissa delle app contapassi. Oppure dei sondaggi (ma se non vivono in città turistiche o industrializzate oppure ancora località marittime e peggio ancora non sono sistemati con un lavoro standard offline quantomeno discreto, di qualificarsi se lo sognano pure che non vivono nel terzo mondo). Ok, è vero pure che chi è fortunato da vivere in zone prese in considerazione dalle multinazionali, come un mio utente che è praticamente il re dei sondaggi, fino a 300 dollari al mese li guadagna pure (spesso in buoni Amazon, anche se qui però resta il vincolo di limitarsi a comprare solo quel che si trova nello store e scordarsi la spesa alimentare, ma più fortunato è chi si affida a panel che prevedono di pagare via Paypal).
All'italiano medio va ancora di lusso perchè bene o male gli esponenti della generazione silenziosa e i boomer sono ancora vivi (praticamente sono loro a reggere le sorti del paese). La rogna comincerà a farsi visibile quando tutta la generazione silenziosa sarà passata a migliore o peggior vita (a seconda) e alla prole verrà a mancare il terreno sotto i piedi. Non che già non succeda, soltanto non e diffuso come allora non dubito sarà, guarda qua:

https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2024/08/28/nasconde-la-madre-morta-nel-freezer-per-intascare-la-pensione_d8a338cf-b4e3-4aa3-b9ba-892209af9b13.html

Questo Sandro Mulas è in realtà un povero disoccupato alla canna del gas e denunciare il decesso della mamma all'INPS avrebbe equivalso a darsi per davvero la zappa sui piedi. La Stampa e Ansa dicono che ha 54 anni, ma altrove avevo letto 63 (o forse non era lui e si era trattato di un altro identico fatto di cronaca necro). In un altro giornale online c'erano dei commenti dove qualche utente rilevava che il fratello di questo qui aveva battuto in ritirata in Irlanda (beato lui) e si guardava bene dai contatti telefonici con la mamma (non sia mai per via del fratello maggiore che sarebbe finito per pesargli in stile oca morta):
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Vabbè che qua si ride pour ne pas pleurer...