Alla fine è arrivato il resoconto reale. E come avevo anticipato in un mio post dello scorso dicembre, le cose sarebbero andate male.
E così è stato, e non ci voleva un genio per capirlo, tanto che la politica italiana in qualche modo l'aveva compreso lanciando delle proroghe che hanno attraversato letteralmente tutto l'arco politico degli ultimi dieci, quindici anni.
È toccato alla Meloni promulgarlo poiché è stata di fatto ricattata dal consiglio europeo con il PNRR. Se vuoi avere i fondi devi applicare la legge europea. A quanto pare essendo italiani una "gabola" ce la infiliamo in ogni caso.
Per cui non fare nulla, cioè non scegliere nessun operatore, era la scelta più corretta. Per coloro che non avrebbero scelto, si andava all'asta a ribasso. In pratica gli operatori per accaparrarsi quel plafond di utenti, parecchio sostanzioso in termini numerici, si sono dovuti sfidare al ribasso.
In pratica sono finiti a livello di prezzo dove era il sistema tutelato, in alcuni casi anche sotto seppure di poco.
immagine presa da pixabay
Rimane in ogni caso poco da festeggiare, la norma europea non è stata neutralizzata, anzi... ora i contratti sono commerciali, e come sappiamo e abbiamo provato nel mondo telefonico, esiste la parolina magica. Rimodulazione unilaterale del contratto.
Si potrà vivacchiare qualche anno, che comunque è qualcosa, ma poi gli aumenti folli ci saranno eccome.
Come dicevo all'inizio del post, non è che ci voglia un genio per capire che questo meccanismo di mercato non funziona. Poteva avere un senso su industria e artigianato, o comunque quei settori che consumano energia elettrica.
Per il sistema domestico no. Le componenti fisse che compongono la bolletta sono rilevanti. Molto spesso nel mercato libero è proprio tra queste voci che vanno ad aggiungersi i guadagni di queste società. Servizio di vendita o qualcosa di simile. Non è la materia prima scontata a uno o due centesimi di meno a fare la differenza.
Come non bastasse spesso in passato gli oneri di vendita venivano posticipati anche di anni, con l'amara sorpresa poi del conguaglio. Una legnata che poteva arrivare a diverse migliaia di euro.
A parere mio personale, si chiama truffa, ma a quanto pare la legge consentiva la cosa.
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