Difficile che capirete questo post, o meglio lo capisce chi deve un attimo gestire situazioni che coinvolgono persone.
Potrei tirare in ballo la classica cena tra conoscenti che non si vedono da un po'. Si organizza, parte iniziale di entusiasmo, parte di mezzo dove ci si deve accordare, e poi la parte finale, quella dei pacchi. Per altro tirati da quelli che hanno spaccato gli zebedei più di tutti per far spostare la data o il luogo, e poi alla fine manco si presentano.
immagine presa da pixabay
Sul lavoro non è che sia tanto differente. Anzi è ancora più seccante, perché qualcuno si deve esporre e per una specie di "santa investitura" diventa quello che regge il gioco. Con gli altri dietro che sembra lo facciano apposta per farti fare la figura del disorganizzato.
Poi ci sono i capi, quelli che rompono le scatole solo perché hanno una percezione di comando. Mi ricordo un intervento per una linea dati. Dovevo gestire io la cosa, salvo che il capo si infila in ogni dove ribaltando qualunque decisione presa dal sottoscritto. Risultato, tempi sballati, lavori fatti in modo approssimativo. Arriva finalmente il tecnico che fa un sopralluogo e poi mi dice, vengo alle 15, ti lascio comunque il mio numero. Gentilissimo e professionale.
E poi arriva il capo "No chiamalo che venga alle 13". Abbiamo aspettato venti giorni, che differenza fa se viene due ore prima? Il solito concetto time = money, salvo che rompere le balle al tecnico, facendogli mandare di traverso il boccone, poi quello ti viene e fa un lavoro "come gli viene" con danni e perdite di tempo che le due ore guadagnate era meglio perderle cento volte.
Ma questa è l'insostenibile leggerezza degli altri.
Posted from my blog: https://blog.tosolini.info/