Ho visto, a sprazzi, la gara inaugurale del Bahrain. Che dire... imbarazzante. Imbarazzante la supremazia della Red Bull Racing, imbarazzante la Formula Uno, imbarazzante la stampa. Dovrei aggiungere imbarazzante la concorrenza della Redbull, ma sarebbe sbagliato.
Personalmente non capisco questi regolamenti, non puoi sviluppare la macchina, non puoi fare i test, alla fine tutto rimane ingabbiato. Non è che la Ferrari non vince titoli da oltre dieci anni per incapacità, è che il regolamento apre delle finestre, se sei bravo ad imbroccare il complessivo del pacchetto in quell'esatto spot temporale vinci, altrimenti ti attacchi.
E questo non succede solo a noi, come si vede pure la Mercedes che dominava il ciclo precedente grazie agli stessi regolamenti, oggi brancola come terza forza.
Quelle poche volte che si è visto il camera-car di Verstappen, si capiva piuttosto bene che il personaggio stesse letteralmente andando a spasso per il circuito. Hanno un surplus di potenziale sulle dinamiche di gara molto superiori a quello che abbiamo visto.
Il risultato, a dispetto di quanto faceva intendere la stampa, è un campionato 2024 nato morto, ma questo ancora prima di partire. Nelle fasi invernali, oramai sempre più risicate visto che il calendario gare termina a dicembre, sembrano tutti campioni, con prospettive surreali.
Chiaro, oramai tenere in piedi l'attenzione degli appassionati è dura, non è un caso che siano le vicende fuori dalla pista a tenere banco sul piano narrativo. Anche perché con 24 gare, una a settimana o quasi, non c'è nemmeno il tempo di "digerire" un GP che parte già quell'altro.
Già l'anno scorso si è registrato un calo del 50% degli spettatori, figurarsi quest'anno, a maggio se ne saranno andati la metà della metà che è rimasta. E della questione gli sponsor non saranno per nulla contenti.
Posted from my blog: https://blog.tosolini.info/