La notizia mi era nota da oltre un mese, avendo a che fare per vie traverse con fonti dirette, sapevo dell'affare Fastweb in corsa.
Quindi Fastweb si compra Vodafone Italia, puntualizzo sull'Italia perché nei giornali sembra che Fastweb si sia comprata Vodafone per intero, quando invece non è così. Anzi questo punto è fondamentale.
Visto che a rigor di logica dovranno per forza di cose effettuare un rebranding, a meno che non lo chiamino Omnitel e forse sarebbe pure un colpo di genio a livello di marketing. Si vedrà, visto che il marchio rosso è qui da venti anni, non proprio l'altro ieri, e la cosiddetta "brand identity" non è una cosuccia da poco.
Vodafone ha già venduto le attività in Spagna, quella italiana è la seconda. Curiosamente due stati PIIGS, ma al contrario di quello che si possa pensare è la solidità del mercato ad averli indotto alla cessione.
Il motivo della vendita, spiegato terra-terra, è che il mercato è sostanzialmente saturo e non c'è possibilità di espansione. Il loro ritorno di investimento è basso rispetto ai guadagni, ovvero pagare le torri, il personale e la pubblicità, rispetto al guadagno netto, non vale la pena.
C'è poi il "non detto" ovvero l'elefante nella stanza dei cristalli, proprio a coloro che non hanno voluto vendere, ovvero Iliad. L'anno passato l'operatore francese aveva proposto una specie di new company con successivo riacquisto. La holding che detiene Fastweb invece ha offerto nel complesso meno soldi, ma subito e tutti.
Quindi non c'è una "riffa" dietro la scelta, certo è che proprio Iliad ha rotto le uova del mercato saturo come lo è quello italiano. Non che ci volesse chissà quale genio, proporre due, massimo tre profili tariffari estremamente semplici e chiari, contro un dedalo di postille e complicazioni cervellotiche, si capisce dove va la gente.
Ma sempre rimanendo nel "non detto" c'era una manovra di cartello, io non pesto i piedi a te, e tu non lo fai a me, poi arriva il terzo incomodo che non ha nulla da perdere e frega tutti quanti senza nemmeno sforzarsi più di tanto.
Quindi ciaone Vodafone, poi la nuova company non sarà certo migliore di quella che sostituisce, anzi.. parte con un consistente debito sul groppone. Ovvero quello della acquisizione. Poi ci sono le attività duplici, tanto personale da licenziare. Che si propongano con tariffe coerenti sul mercato direi che sia praticamente impossibile.
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