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RE: Today I Tried the Peakd.com/AI Feature for Image Creation. Interesting! (ENG/ITA)

in Olio di Balena21 days ago

Versione in Italiano

Sugli altri aspetti, come interazione e propensione allo stake, @libertycrypto27, sono d’accordo con te. Anzi, condivido pienamente. Tuttavia, ritengo che questi elementi non spostino il cuore del dibattito sull’utilizzo dell’AI.

Si può benissimo utilizzare l’AI per creare contenuti e, allo stesso tempo, interagire attivamente rispondendo a commenti sui propri post. Allo stesso modo, è lecito decidere di non votare un post generato da AI di un autore che non partecipa attivamente alla comunità, proprio come si farebbe con un contenuto scritto manualmente. Si tratta di valutazioni indipendenti.

Anche riguardo alla propensione allo stake, il discorso è simile: un autore che scrive manualmente ma svuota costantemente il proprio wallet è davvero più meritevole di uno che utilizza l’AI per scrivere ma mantiene gran parte dei guadagni in stake? Non sono elementi necessariamente collegati e andrebbero valutati separatamente quando si decide di upvotare.

Quello che invece critico è l’atteggiamento di rifiuto, e in particolare l’uso sistematico e aprioristico del downvote contro i contenuti generati da AI. Questo approccio è non solo fallace, data l’impossibilità di distinguere con certezza un contenuto scritto da AI da uno scritto da una persona (soprattutto se poi c’è un’adeguata revisione), ma anche potenzialmente dannoso.

Ovviamente il downvote è uno strumento legittimo su Hive e ognuno può decidere come utilizzarlo. Tuttavia, trovo ipocrita usarlo in questo modo e giustificarlo con frasi come "per il bene di Hive", "perché è giusto così" o "perché queste sono le regole".

A mio avviso, permettere l’uso dell’AI e valutare i contenuti in base alla loro qualità – considerando anche elementi come interazione, stake e condivisione – potrebbe alzare il livello qualitativo medio dei post e attirare più lettori esterni. Non credo che questa apertura possa arrecare alcun danno. I veri problemi risiedono piuttosto nell’approccio di chi vota.


English Version

Regarding other aspects like interaction and stake propensity, @libertycrypto27, I agree with you. In fact, I fully share your point of view. However, I believe these factors do not shift the core discussion about AI usage.

It is perfectly possible to use AI for content creation while actively engaging with comments and replying to them on one’s posts. Similarly, one can choose not to upvote a post generated by AI from an author who doesn’t actively participate in the community, just as one might do with manually written content. These are independent evaluations.

The same applies to stake propensity. Is an author who writes manually but consistently empties their wallet more deserving than one who uses AI to write but keeps most of their earnings staked? These are not necessarily connected elements and should be evaluated separately when deciding to upvote.

What I strongly oppose is the outright rejection and systematic, automatic use of downvotes against AI-generated content. This approach is not only flawed – given the difficulty of distinguishing AI-generated content from human-written content (especially if properly reviewed) – but also potentially harmful.

Of course, downvotes are a legitimate tool on Hive, and everyone can decide how to use them. However, I find it hypocritical to use them this way while justifying it with statements like "for the good of Hive," "because it’s the right thing to do," or "because these are the rules."

In my opinion, allowing the use of AI and evaluating the content based on its quality – while also considering factors like interaction, stake, and sharing – could raise the overall quality of posts and attract more external readers. I see no harm in adopting this approach. The real issues lie in how votes are cast.


Versión en Español

En cuanto a otros aspectos, como la interacción y la propensión al stake, @libertycrypto27, estoy de acuerdo contigo. De hecho, comparto plenamente tu punto de vista. Sin embargo, creo que estos factores no desvían el tema central del debate sobre el uso de la IA.

Es perfectamente posible usar la IA para crear contenido y, al mismo tiempo, interactuar activamente respondiendo a los comentarios en las propias publicaciones. De igual manera, se puede decidir no votar una publicación generada por IA de un autor que no participa activamente en la comunidad, tal como se haría con contenido escrito manualmente. Son evaluaciones independientes.

Lo mismo aplica para la propensión al stake. ¿Es más meritorio un autor que escribe manualmente pero vacía constantemente su wallet que alguien que utiliza la IA para escribir pero mantiene la mayoría de sus ganancias en stake? Estos elementos no están necesariamente conectados y deberían evaluarse por separado al decidir un upvote.

Lo que critico firmemente es el rechazo y el uso sistemático y automático de downvotes contra contenido generado por IA. Este enfoque no solo es falaz – dada la dificultad de distinguir con certeza un contenido generado por IA de uno escrito por una persona (especialmente si está bien revisado) – sino también potencialmente dañino.

Por supuesto, los downvotes son una herramienta legítima en Hive y cada uno puede decidir cómo utilizarlos. Sin embargo, considero hipócrita usarlos de esta manera y justificarlo con frases como "por el bien de Hive," "porque es lo correcto" o "porque estas son las reglas."

En mi opinión, permitir el uso de la IA y evaluar el contenido en función de su calidad – considerando también factores como la interacción, el stake y la compartición – podría elevar la calidad promedio de las publicaciones y atraer a más lectores externos. No veo ningún daño en adoptar este enfoque. Los problemas reales radican en cómo se emiten los votos.